ROMA - Il Messico creerà un santuario marino dedicato alla vaquita, la focena del Golfo della California di cui rimangono al mondo una trentina di esemplari, e arruolerà tre delfini addestrati per localizzare i cetacei e condurli nell'area protetta. E' questo il piano annunciato dal ministro dell'Ambiente del Messico, Rafael Pacchiano, per scongiurare l'estinzione della vaquita. L'annuncio arriva a pochi giorni di distanza dalla mobilitazione dell'attore Leonardo DiCaprio, sceso in campo sui social network a sostegno di una petizione del Wwf per chiedere al presidente messicano Enrique Pena Nieto di intervenire a tutela del mammifero marino.
Il santuario, nel Mare di Cortez, sarà "come un delfinario in mare aperto", ha spiegato Pacchiano in un'intervista televisiva.
Il ministro ha evidenziato che il piano per salvare la vaquita costerà 4 milioni di dollari. Il governo metterà 3 milioni, mentre per il quarto si rivolgerà ad attivisti e organizzazioni ambientaliste, come quella di DiCaprio.
Il progetto vedrà partecipare, a settembre, tre delfini addestrati a salvare sommozzatori, cui verrà insegnato a guidare le focene verso l'area protetta dove si spera che potranno riprodursi.
La vaquita è vittima delle reti da posta usate per i crostacei e soprattutto per la pesca illegale di totoaba, ricercati per la loro vescica natatoria che, essiccata, viene venduta sul mercato cinese a 2.500 dollari all'etto.
La settimana scorsa DiCaprio aveva invitato i suoi fan su Twitter e Instagram a sottoscrivere la petizione con cui il Wwf punta a fare pressione su Pena Nieto. All'attore aveva risposto lo stesso presidente messicano, via Twitter, ribadendo l'impegno del Paese per il cetaceo.