Numerosi animali e piante aliene invasive sono stati osservati e illustrati mercoledì a Roma, nel corso della passeggiata con gli esperti di Ispra, Legambiente e Regione Lazio, organizzata nell'ambito del progetto europeo Life Asap, nel parco romano di Villa Pamphili.
Un percorso durante il quale sono stati avvistati Parrocchetti Monaco e Parrocchetti dal collare, molteplici esempi di piante aliene anche non invasive, gli effetti dell'impatto del Punteruolo rosso sulle palme storiche e la diffusione dell'Ailanto. Nel laghetto Belvedere è stato possibile osservare numerose specie di fauna aliena, la sua interazione con l'ormai esigua fauna autoctona e gli effetti della distribuzione di cibo da parte dell'uomo. Lungo il canale del Lago Belvedere nuotano indisturbati esemplari di Persico sole e Carpa erbivora e si riproducono le tartarughe acquatiche.
Roma e la sua provincia sono una delle aree più "invase" dalle specie aliene animali e vegetali dell'intero territorio nazionale. Le specie vegetali spontanee rilevate nell'area urbana di Roma sono ben 1.649, tra le quali quelle che possono essere considerate specie aliene sono 243, pari al 14,7% delle specie totali. Per quanto riguarda le specie animali, non esiste un dato di sintesi relativo all'area urbana di Roma, ma la provincia di Roma è quella con il maggior numero di specie di fauna aliena con 203 specie, pari al 87,5% delle 232 specie aliene rilevate in tutta la regione.
"La diffusione di specie aliene invasive e i cambiamenti climatici non sono necessariamente parte della stessa equazione - ha dichiarato la presidente di Legambiente Rossella Muroni -, ma certo, la presenza di specie esotiche originarie di luoghi lontani e spesso più caldi dovrebbe farci riflettere su quanto il clima sia effettivamente cambiato per permettere a pochi esemplari rilasciati, volontariamente o meno, in natura, di colonizzare il nostro Paese minacciandone l'enorme patrimonio di biodiversità".
Per l'area urbana di Roma sono oltre 100 le specie aliene occasionali, cioè di cui è stata segnalata la presenza a seguito del ritrovamento spesso di un singolo esemplare, probabilmente mantenuto in cattività e sfuggito o volontariamente rilasciato. Si tratta quasi esclusivamente di uccelli e rettili, molto comuni come animali d'affezione, tra cui si segnalano specie come pitone, serpente a sonagli, testuggine azzannatrice. La diffusione di alieni invasivi è in forte crescita ovunque e se in Europa il numero di specie aliene negli ultimi trent'anni è cresciuto del 76%, in Italia è aumentato addirittura del 96%. Attualmente, nel nostro Paese le specie aliene sono più di 3.000, di cui oltre il 15% invasive. Di conseguenza, la stima dei costi sociali ed economici di questo fenomeno supera i 12 miliardi di Euro ogni anno nella sola Unione Europea.