Pescatori e scienziati preoccupati negli Stati Uniti per l'invasione delle coste occidentali di milioni di bizzarri "cetrioli di mare". Il fenomeno è iniziato in primavera ma si è intensificato nelle ultime settimane.
A ostacolare la pesca e riversarsi anche sulle spiagge sono creature dell'ordine dei pirosomi: sono delle colonie di minuscoli organismi unicellulari che vivono così agglomerati.
Nella forma assomigliano a cetrioli di mare, hanno un aspetto gelatinoso come le meduse e sono bioluminescenti. Sono organismi che di solito vivono in acque tropicali mentre nell'ultimo periodo sono inspiegabilmente proliferati lungo le coste occidentali nordamericane, dall'Oregon all'Alaska. In alcuni punti la loro presenza ha impedito perfino la pesca.
Gli avvistamenti di pirosomi al largo dell'Oregon risalgono al 2015, ma non nei numeri odierni, spiega sul blog della Noaa, l'agenzia meteo Usa, la biologa Hilarie Sorensen. "Mai prima d'ora ne abbiamo osservato una densità così alta", scrive.
Il boom non è normale, secondo gli scienziati, e va ulteriormente studiato. Un'ipotesi, spiega Sorensen, "è che i pirosomi arrivino sulle coste dal largo e che le acque più calde dell'oceano negli ultimi tre anni abbiano creato un ambiente ideale per la loro proliferazione". I ricercatori stanno cercando di capire "il rapporto tra le recenti condizioni ambientali e i pirosomi e il loro eventuale ruolo nella catena alimentare, nonché il loro impatto sulla pesca".