PESCASSEROLI (L'AQUILA) - Misure straordinarie per mettere in sicurezza i pollai nel territorio del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, per evitare che attirino gli orsi nei centri abitati, creando situazioni di pericolo. Questo quanto deciso lunedì nella riunione al ministero dell'Ambiente a Roma tra la Presidenza del Parco nazionale e la Direzione Generale Protezione Natura, a seguito dell'incursione dell'orso 'Mario' in una casa a Villavallelonga, nell'aquilano, mentre la famiglia era in casa, di notte. Lo rende noto lo stesso Parco.
"Questa prima risposta del ministero - dice il presidente del Parco, Antonio Carrara - è un segnale concreto. Rimane importante che ogni Ente e Amministrazione faccia la sua parte e, per tanto, l'Ente Parco si appresta a chiedere formalmente alla Regione Abruzzo di essere coerente con gli impegni assunti, mettendo in campo le misure di prevenzione previste dal Programma di Sviluppo Rurale".
Nella riunione a Roma, è stata presentata una relazione dettagliata sui fatti accaduti e sul monitoraggio dell'esemplare negli ultimi mesi. "Si è preso atto dell'avvenuto allontanamento dell'orso conosciuto come 'Mario', che è stato rilasciato in alta montagna - riferisce il Parco d'Abruzzo Lazio e Molise - e della tempestiva messa in campo di un monitoraggio attivo, costante e continuativo dell'esemplare. Ciò al fine di evitare rischi per la pubblica incolumità e per prevenire il ripetersi dei fatti accaduti nella notte dell'incursione in una abitazione privata e, nel contempo, per garantire l'incolumità dello stesso esemplare".