ROMA - Trecento chilometri in elicottero, dagli stagni agli zoo, per scongiurare l'estinzione: è il viaggio delle rane californiane, prelevate dai remoti specchi d'acqua della Sierra Nevada e trattate con un vaccino per aumentare la resistenza al fungo che rischia di farle sparire dalla faccia della Terra.
Oggetto delle attenzioni degli scienziati è la rana muscosa di montagna, una rana endemica della California che ora è scomparsa dal 90% del suo habitat naturale. Tra le cause che stanno portando la specie sull'orlo dell'estinzione c'è l'introduzione, un secolo fa, di trote non locali per la pesca sportiva, che si nutrono dei girini. Il problema principale è però rappresentato dalla chitridiomicosi, malattia provocata da un fungo che da decenni sta sterminando gli anfibi.
Nei parchi nazionali di Sequoia e Kings Canyon da tre anni è in corso un programma per rendere più forte il sistema immunitario delle rane californiane così da aiutarle a fronteggiare l'epidemia di chitridiomicosi. Quasi 400 rane sono state trattate e monitorate negli zoo per due anni e poi riportate, in buona salute, nei laghi e negli stagni da cui provengono. I segnali, spiegano gli scienziati dei parchi nazionali, sono positivi, ma serviranno alcuni anni per scoprire se il trattamento sperimentale funziona.
"Proprio come i vaccini per le persone, stiamo dando una spinta al sistema immunitario delle rane", dicono gli studiosi.
"Lasciarle estinguere non sarebbe una buona opzione".