Non più nascosti dentro statue o aragoste: per eludere i controlli in aeroporto o posti di blocco i corni di rinoceronte contrabbandati vengono trasformati direttamente in gioielli e polvere, pronti per i facoltosi acquirenti in Asia, soprattutto cinesi e vietnamiti. A rilevare il nuovo trend del commercio illegale di corni di rinoceronte è l'organizzazione Traffic.
In un rapporto appena pubblicato gli esperti denunciano che alcuni gruppi criminali del Sudafrica stanno modificando la loro attività lavorando direttamente sul posto la materia prima, i corni di rinoceronte, trasformandoli in perline, bracciali, polvere, per sfuggire più facilmente ai controlli e avere già prodotti finiti destinati alla vendita. Le autorità, spiega Traffic, di solito cercano e sequestrano pezzi grezzi di corni di rinoceronte, anche interi. Scovare monili e polveri diventa più impegnativo. "È un problema in crescita", afferma il colonnello Johan Jooste, comandante dell'unità investigativa sudafricana per i crimini legati alle specie a rischio.
Julian Rademeyer, di Traffic, spiega in un'intervista alla Bbc che sono cambiate anche le richieste del mercato: si sta riducendo la domanda di corni per i presunti benefici nella medicina tradizionale asiatica, mentre sta aumentando lo status symbol, soprattutto in Vietnam, del possesso di oggetti in corno.
A pagare sono i rinoceronti. Nell'ultimo decennio ne sono stati uccisi oltre 7.100, denuncia Traffic, per i loro corni. In Sudafrica, dimora del 79% degli ultimi rinoceronti, si concentra il 91% dei casi di bracconaggio.(ANSA).