Le tartarughe marine dell'Atlantico meridionale non si lasciano trasportare passivamente dalle correnti come storicamente ipotizzato, ma nuotano e si dirigono attivamente al largo. Lo ha svelato uno studio di ricercatori dell'Università della Florida centrale facendo luce su un comportamento che finora era rimasto ancora un mistero.
Gli scienziati hanno ricostruito gli "anni persi" di queste tartarughe, ovvero il periodo di tempo che intercorreva tra la schiusa e il ritorno verso la riva dopo un decennio.
Pubblicata sulla rivista Proceedings of Royal Society B, la ricerca evidenzia che a seconda del periodo di schiusa delle uova le piccole tartarughe marine nuotano in direzioni diverse, talvolta opposte, anche verso l'emisfero settentrionale. La scoperta è importante ai fini della conservazione di queste creature marine. "Sapere dove si dirigono ci aiuterà a capire meglio dove e quando dobbiamo intensificare gli sforzi per assicurare la sopravvivenza di questa specie protetta", spiega Kate Mansfield, autrice principale dello studio.