Le campagne anti-abbandono degli animali sembrano dare buoni risultati. Secondo un'analisi dell'Enpa (Ente nazionale protezione Animali) su dati forniti dal monitoraggio del Centro nazionale Comunicazione e Sviluppo che segue nei territori le campagne di sensibilizzazione anti-abbandono di Fido, Fuffy e altri animali da compagnia, nel 2014 le adozioni totali sono state 12.300, di cui 5.100 cani, 6.600 gatti, e 600 altri animali.
L'anno seguente hanno trovato un padroncino 7.200 cani, 9.600 gatti, e 1.200 altri animali per un totale di 18.000 esemplari. Nel 2016 la crescita delle adozioni di animali da compagnia si è consolidata, continua l'Enpa, a quota 19.750 esemplari. Di questi sono andati in adozione 9.200 cani, 9.500 gatti, e 1.050 altri animali (tra cui volatili, criceti, conigli).
Il dato è indicativo di una tendenza positiva, ma non è esaustivo, precisano dall'Enpa, perché il fenomeno è ramificato, difficile da censire perché le adozioni possono avvenire anche presso altre associazioni, piccole strutture private, e in misura ancor maggiore presso in canali pubblici e tramite web. In tre anni, secondo il monitoraggio Enpa, si è comunque passati dalle 12.300 adozioni del 2014 alle 19.750 del 2016.
''Il sensibile incremento di adozioni - commenta la presidente dell'Enpa, Carla Rocchi - registrato nelle nostre strutture, sopratutto a partire dal 2014, dimostra la crescente sensibilità degli italiani nei confronti degli animali. I nostri connazionali infatti sono sempre più consapevoli di quanto sia importante, anche dal punto di vista etico, adottare un cane o un gatto senza famiglia.
Animali che spesso si trovano in un rifugio proprio a causa delle crudeltà umana. Ma questa è anche una scelta di alto valore sociale, poiché ogni adozione comporta una riduzione del costo collettivo - sottolinea ancora Rocchi - legato all'abbandono. Insomma, un concreto beneficio per le casse di molte amministrazioni". Ed è anche per questo Enpa lancia un appello ai Comuni affinché facciano il massimo per incentivare le adozioni; ai cittadini perché, sempre più numerosi, offrano una nuova vita ai numerosi animali ancora ospitati nei rifugi.