Il circo è "un luogo di sofferenza in cui altre creature vengono sfruttate". Lo ribadisce l'Ente nazionale protezione animali (Enpa) in occasione della "giornata al circo" che Papa Francesco ha donato ai bisognosi. Il Pontefice attraverso l'Elemosineria Apostolica ha invitato per giovedì 11 gennaio i poveri, i senzatetto, i profughi, un gruppo di carcerati, le persone e famiglie più bisognose, insieme ai loro volontari, a partecipare ad uno spettacolo circense. Durante l'Udienza Generale, papa Francesco si è rivolto alle persone del circo: "La gente che fa spettacolo nel circo crea bellezza, sono creatori di bellezza. E questo fa bene all'anima. Quanto bisogno abbiamo di bellezza!".
L'ente lancia un appello al Pontefice affinché "rivolga il suo sguardo misericordioso e caritatevole ai nostri fratelli più piccoli". "La stragrande maggioranza delle persone e dei fedeli ritengono che l'amore per gli animali non debba essere sacrificato all'amore per il prossimo, ma al contrario faccia parte di un armonioso sentire, come oltre sette secoli fa insegnava al mondo il Santo di cui Ella ha scelto di portare il nome", scrive nell'appello la presidente dell'Enpa, Carla Rocchi.
"Ci chiediamo con stupore, Santità, come il Suo Magistero possa coniugarsi con la costante, ripetuta e mai superata disattenzione che la Cattedra di Pietro riserva agli animali", si legge. "Ne è testimonianza nel tempo l'attenzione dedicata ai circensi pure essendo note le condizioni di disagio, dovute alla innaturale condizione di detenzione e allo sfruttamento, quando non al maltrattamento - e comunque diseducative - in cui gli animali vengono costretti ad esibirsi".
"Ella rappresenta per il mondo un riferimento di sensibilità ecumenica che non può non comprendere tutte le creature che con noi abitano la terra. Abbia anche per queste creature - conclude Rocchi - la pietas che Francesco propose al mondo in tempi ben più bui di quelli attuali".