Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Forestale, branco di 10 lupi nello Spezzino

Sull'Appennino ligure stimati una sessantina di esemplari

Redazione ANSA LA SPEZIA

LA SPEZIA - Nello Spezzino, secondo le stime, ci sarebbe una famiglia di lupi (circa 6 esemplari), cui si sommano singoli animali alla ricerca di nuovi territori da 'conquistare'.

Circa una decina nel complesso. Frequenti le segnalazioni e il malcontento degli allevatori di ovini.



"Il lupo torna dove l'uomo ha abbandonato il territorio - spiega Pier Luca Domenichini, tenente colonnello dei carabinieri forestali della Spezia, sfatando il mito della 'invasione' di questo selvatico sull'Appennino ligure -. Il lupo è tornato qui dagli anni Ottanta, quando gli agricoltori e gli allevatori hanno iniziato a diminuire. E i selvatici si sono ripresi quel territorio, oggi incolto, sul quale fino a quarant'anni fa c'era il presidio dell'uomo".

Secondo le stime raccolte dalla Regione Liguria nel 2017, i lupi sull'Appennino ligure potrebbero essere almeno una sessantina.

Un buon segnale per l'ambiente e la biodiversità e "una realtà che deve convivere con noi - chiarisce Domenichini -. Il lupo non attacca l'uomo. Negli anni Cinquanta non si vedeva perché l'uomo aveva colonizzato tutti i territori rurali e montani per l'agricoltura di sussistenza. Adesso lo spazio fisico per questi selvatici c'è in abbondanza".

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA