LA SPEZIA - E' iniziata l'operazione di cattura delle caprette selvatiche che da tempo vivono sull'Isola Palmaria, davanti a Porto Venere (La Spezia). L'operazione è condotta dall'Enpa e porterà le caprette catturate prima in quarantena poi alla 'adozione'.
"Questa è la più grande operazione di cattura di animali selvatici mai tentata - ha detto Massimo Pigoni, vicepresidente nazionale dell'Enpa -. Siamo sull'isola per studiare le abitudini delle caprette e per capire quante sono. La prossima settimana inizieremo a prenderle per trasferirle sulla terra ferma". L'operazione scongiurerà l'abbattimento prospettato dal comune di Porto Venere a causa dei danni provocati da questi animali.
"La prima impressione è che le caprette siano molte meno delle cento stimate una decina di anni fa, ma abbiamo notato la presenza di mamme con i piccoli". Gli esperti dell'Enpa stanno cercando di capire come si muovono le caprette per attirarle in recinti dove verranno messe esche fatte di cereali. Un esemplare catturato verrà dotato di radiocollare, rilasciato e seguito per rintracciare altri gruppi di capre.
L'operazione richiederà diverse settimane. Le caprette saranno poi collocate per la quarantena e le analisi in una fattoria. "Potranno essere adottate da subito da chi non ha altri animali - ha detto Pigoni -. Gli altri, per questioni di sicurezza, dovranno attendere sei mesi". Le adozioni verranno confermate solo a chi non ha intenzione di farne uso alimentare.
"Finora sono arrivate un centinaio di richieste, che però dobbiamo ancora verificare".