Tra tutti i "grandi felini - predatori sotto minaccia" ai quali le Nazioni Unite dedicano l'edizione 2018 della Giornata Mondiale della Fauna Selvatica (sabato prossimo, 3 marzo), ce n'è uno, il leone, che nei tempi remoti della storia dell'uomo popolava l'intero Pianeta e oggi è confinato a sud del Sahara e nel Santuario di Gujarat in India, sottoposto a un tasso di scomparsa del 43% negli ultimi 21 anni.
Lo ricorda il Parco Natura Viva di Bussolengo che ospita tre femmine e due maschi di leone bianco, spiegando che a questo declino "è sopravvissuta una leggenda che negli anni si è trasformata in scienza e che ha permesso agli ultimi 13 leoni bianchi del Timbavati di sopravvivere nell'unico posto al mondo in cui siano mai esistiti".
"Il loro manto è candido e i loro occhi possono variare dal blu al colore dell'oro: i primi esemplari furono avvistati nel 1938, la prima fotografia scattata negli anni '70 e la scienza ne ha identificato i marcatori genetici solo nel 2013", spiega Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva. Il dramma dei leoni del Timbavati, osserva, è che "i cacciatori di trofei andavano in cerca della loro rarità, decimandone gli esemplari. E poi l'impatto delle attività antropiche sugli habitat ha fatto il resto".
La ricerca ha dimostrato che questi animali, spiega il Parco Natura Viva, "non sono affetti da albinismo ma esprimono un gene recessivo che restituisce loro un candore generale, perfettamente mimetico tra gli alvei di sabbia bianca della loro regione d'appartenenza. Oggi l'ultimo gruppo vive ancora nell'area originaria tra Sudafrica e Mozambico, sottoposta alle necessarie misure di sicurezza da parte del Global White Lion Protection Trust. Si tratta di 4mila ettari super-protetti: recintati, difesi dalle squadre anti-bracconaggio che ancora devono difenderli dai cacciatori di trofei, dove nel 2004 è stata monitorata per la prima volta la nascita di un piccolo".
E mentre in Africa i leoni bianchi del Timbavati non superano le 13 unità, nei parchi zoologici del mondo ne vivono più di 100, di cui 5 in Italia, appunto, al Parco Natura Viva di Bussolengo, che domenica prossima riapre le porte dopo la breve pausa invernale.