ROMA - "Oggi, primo giorno della nuova legislatura, ho depositato tra gli altri un progetto di legge 'per il contrasto dell'utilizzo e della detenzione di esche e bocconi avvelenati'". Lo dichiara la deputata di FI Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista, commentando la notizia dell'avvelenamento di 15 cani a Santa Sofia d'Epiro (Cosenza).
"Speriamo che questo Parlamento riesca fare ciò che la precedente maggioranza non ha saputo o voluto fare - aggiunge Brambilla -: trasformare in legge l'ordinanza ministeriale, reiterata ogni anno, e rafforzarla introducendo nel codice penale un articolo specifico che punisca chi 'prepara, miscela, detiene, utilizza, colloca o abbandona esche o bocconi avvelenati o contenenti sostanze nocive o tossiche, compresi vetri, plastiche e metalli o materiale esplodente, che possono causare intossicazioni o lesioni o la morte di una persona o di un animale'".
"L'uso del veleno o di bocconi altrimenti resi letali - prosegue l'ex ministro - è purtroppo cosa di tutti i giorni laddove, soprattutto nel Sud, il randagismo è diventato un'emergenza, perché qualcuno pensa risolvere il problema con un macabro e inaccettabile fai-da-te, o altrove semplicemente in odio agli animali".
"E' indispensabile dare la sveglia ai soggetti cui le leggi vigenti (non quelle a venire) affidano compiti evidentemente disattesi - conclude Brambilla -: i prefetti, i sindaci, le aziende sanitarie".