ROMA - "Se vogliamo evitare gli impatti più devastanti dei cambiamenti climatici e rispettare l'Accordo di Parigi, dobbiamo dimezzare produzione e consumo globale di carne e prodotti lattiero caseari entro il 2050". Lo afferma il rapporto di Greenpeace "Meno è meglio".
In Europa, secondo la ong, la riforma della PAC (Politica Agricola Comune) deve facilitare la transizione dal modello degli allevamenti intensivi a forme di agricoltura e di allevamento ecologiche.
"La Politica Agricola Comune ci sta spingendo verso un baratro di insostenibilità - afferma Federica Ferrario, responsabile campagna agricoltura sostenibile di Greenpeace Italia -. Gli allevamenti intensivi sono una grande fonte di emissioni di CO2, di inquinamento dell'aria e dell'acqua, e possono causare seri problemi alla salute, tra cui lo sviluppo della resistenza agli antibiotici. L'Italia e l'Unione europea devono garantire che l'imminente riforma della PAC acceleri il passaggio a una produzione sostenibile di ortaggi e verdure e a ridurre gli allevamenti industriali, ritirando il sostegno della produzione intensiva di animali".