Quindici nuovi musetti, intenti per lo più a giocare tra di loro o con gli adulti, danno un bel da fare alle rispettive famiglie nel parco Natura Viva di Bussolengo (Verona) Il censimento di fine estate del Parco ha registrato - dai primi di giugno a oggi - la nascita di piccoli in dieci specie, ben rappresentate da due principali Continenti: quattro nuove famiglie africane e quattro sudamericane, con le restanti due appartenenti al continente asiatico. A bocca asciutta Europa e Oceania, che avranno tutto il tempo di rifarsi l’anno prossimo.
L’estate è un vero “tempo della famiglia” per molte specie, concentrate nella ricerca del cibo per “uno in più”, nelle faccende domestiche in tane e nidi e nella massima allerta verso i pericoli. “Se nella savana africana mamma antilope nyala sarà l’unica prendersi cura del proprio piccolo fino al parto successivo - commenta Camillo Sandri, veterinario e direttore tecnico del Parco Natura Viva - tra le paludi della Manciuria il compito è condiviso tra mamma e papà gru, che formano una coppia solida seppur alla prima esperienza. Niente di tutto questo invece per i piccoli boa constrictor in Sudamerica, che dopo essere venuti alla luce non rivedranno mai la propria mamma”.
E d’altronde, spiega il Parco, non si tratta di usanze o abitudini ma di precisi adattamenti della specie, che impiega le proprie possibilità per sopravvivere alle condizioni dell’habitat in cui si trova. “Se rimaniamo in Sudamerica - prosegue Sandri - troviamo Wendy, la nostra bradipa al quarto parto che trascorre la sua vita da un ramo all’altro. E allora condurrà il suo bradipino sul ventre per molte settimane finchè non lascerà che inizi ad arrampicarsi da solo. Tutto il contrario per i suricati, che vivono negli ambienti aperti della savana e che contano sul numero per sopravvivere: i piccoli dell’anno saranno accuditi da molte femmine del gruppo, tra le quali zie, cugine e sorelle”. Anche se a questo punto, quale che sia la famiglia, è arrivato il momento di iniziare a fare provviste.