ROMA - Il pesticida glifosato fa male anche alle api, uccidendo batteri benefici che vivono nel loro intestino e rendendole più esposte ad infezioni. Lo sostiene una ricerca dell'Università di Austin, riportata dal Guardian e smentita dal produttore del pesticida, la Monsanto.
Al momento è dimostrato che sono dannosi per le api alcuni pesticidi neonicotinoidi, per questo banditi dalla Ue. Ma la ricerca dell'ateneo texano solleva dubbi anche sul glifosato, in assoluto il pesticida più usato. Di recente questa sostanza ha visto rinnovata l'autorizzazione dall'Unione europea, fra aspre polemiche.
"Abbiamo dimostrato che l'abbondanza di specie di batteri intestinali è ridotta nelle api esposte a glifosato in concentrazioni documentate nell'ambiente", scrive il ricercatore Eric Motta. Nello studio si sostiene che le giovani api operaie esposte al pesticida muoiono più facilmente se infettate da un comune batterio.
Una ricerca pubblicata in Cina nel luglio scorso aveva mostrato che le larve di ape esposte al glifosato crescono più lentamente e muoiono più spesso.
"L'affermazione che il glifosato abbia un impatto negativo sulle api da miele è semplicemente non vera -, è la replica di Monsanto -. Nessun studio su larga scala ha trovato alcun legame fra il glifosato e il declino della popolazione delle api. Più di 40 anni di prove scientifiche robuste e indipendenti mostrano che non pone alcun rischio ragionevole per umani, animali e per l'ambiente in generale".