Anche i delfini soffrono della resistenza agli antibiotici, una delle più grandi sfide dell'essere umano per la tutela della salute pubblica in tutto il pianeta. A scoprirlo sono stati i ricercatori della Florida Atlantic University in collaborazione con il Georgia Aquarium, con la Medical University of South Carolina e con la Colorado State University. Sono stati loro ad aver condotto uno studio durato 12 anni (dal 2003 al 2015) sulla resistenza agli antibiotici tra i patogeni isolati dai delfini tursiopi (Tursiops truncatus) nella laguna dell'Indian River, in Florida, un'area caratterizzata dal forte impatto antropico tra Orlando e Miami.
"Nel 2009 abbiamo notato un'alta prevalenza di resistenza agli antibiotici nei delfini: un dato inaspettato - ha detto Adam M.
Schaefer, autore principale della ricerca - Da allora, abbiamo seguito i cambiamenti nel tempo e abbiamo riscontrato" nei delfini "un aumento significativo della resistenza agli antibiotici". La motivazione di questa resistenza, secondo Schaefer, sarebbe legata alle diverse attività umane e agli scarichi delle acque. Nel corso della ricerca (pubblicata sulla rivista scientifica Aquatic Mammals) i ricercatori hanno isolato da 171 delfini, 733 patogeni, molti dei quali importanti microrganismi legati anche a patologie umane. La prevalenza complessiva della resistenza ad almeno un antibiotico, per i 733 isolati era dell'88,2%.
La prevalenza della resistenza era massima all'eritromicina (91,6%), seguita dall'ampicillina (77,3%) e dalla cefalotina (61,7%). La resistenza alla ciprofloxacina tra i ceppi isolati di Escherichia coli è risultata più che raddoppiata durante i periodi di campionamento, riflettendo le recenti tendenze delle infezioni cliniche nell'uomo. Alte anche le resistenze dello pseudomonas aeruginosa, responsabile di infezioni del sistema respiratorio e tratto urinario. (ANSA).