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L'oasi di Fano vuole accogliere gli esemplari scampati al botulino

Gestore, da 30 a 50 volatili a Canale Albani

Redazione ANSA FANO (PESARO URBINO) 2 NOV

(ANSA) - FANO (PESARO URBINO) - Accogliere gli animali scampati alla moria di avifauna causata da botulino di Valle Mandriole a Ravenna nel bellissimo settecentesco Canale Albani a Fano, una vera e propria oasi che si snoda all'interno dell'abitato e che già ospita cigni ed anatidi. E' la proposta lanciata dall'agronomo ed esperto di avifauna Giuseppe Curina, presidente dell'Associazione Canale Albani-Progetto Ugo. Curina gestisce il Canale in convenzione con il Comune di Fano ed Enel Green Power. Entusiasta della proposta, informa una nota, l'amministrazione comunale e la popolazione fanese, assai legata all'avifauna ospitata nel Canale, che contribuisce a gestire e controllare. "Potremmo accogliere da 30 a 50 volatili. Sarebbe una buona occasione - spiega Curina - per ripopolare il Canale e al contempo aiutare le associazioni animaliste di Ravenna, che hanno chiesto aiuto per collocare gli animali sopravvissuti".

Curina si riferisce a notizie di stampa sul destino ancora incerto degli anatidi ospitati dal Cras di Ca Ponticelle, per i quali ancora non è stata trovata una collocazione né è stato previsto lo spostamento presso le voliere più ampie e sicure di Ca Giansanti, nuova sede del Cras di Ravenna. "I volatili accolti potrebbero essere suddivisi su tutto il Canale, da Sant'Orso alla centrale elettrica della Liscia - seguita Curina -, che sarebbero seguiti ed eventualmente curati da me e da altri volontari". La moria di oltre 2.000 uccelli acquatici ha dimezzato l'avifauna della valle ravennate. Anche a Fano, nell'estate del 2017, vi fu un episodio di botulismo, ma la situazione fu immediatamente messa sotto controllo, il numero dei capi persi limitato (poco più di una decina) ed il canale ripulito.

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