I suoi colori variano dal grigio al verde fino a bruno e possono assumere geometrie diverse, ma la nuova specie di lucertola scoperta nelle isole Pontine da oltre due milioni di anni vive indisturbata esclusivamente nelle isole di Ponza, Gavi, Palmarola e Zannone. L'ha individuata la ricerca guidata dal Dipartimento di Biologia e biotecnologie dell'Università Sapienza di Roma e condotta in collaborazione con i musei 'La Specola' di Firenze e 'Alexander Koenig' di Bonn, con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e l'università di Potsdam.
Chiamata Lataste (Podarcis latastei), la sua scoperta si deve alle ricerche pubblicate recentemente su tre riviste scientifiche che dimostrano come si tratti di una lucertola molto diversa sia nell'aspetto sia dal punto di vista genetico da quella campestre (Podarcis siculus), molto comune nella penisola. A indicare che si tratta senza dubbio di una nuova specie è l'analisi del Dna, compreso quello che si trova al di fuori del nucleo, nelle centraline energetiche delle cellule e che si trasmette solo per via materna (Dna mitocondriale).
I dati genetici indicano inoltre che si tratta di una popolazione "frutto di una colonizzazione molto antica, di almeno due milioni di anni fa - osserva il coordinatore della ricerca, Riccardo Castiglia. "Da quel momento in poi - ha aggiunto - le popolazioni sono rimaste isolate ed è stupefacente come siano sopravvissute nonostante le notevoli fluttuazioni del livello del mare, avvenute durante tutto il Pleistocene".
Sebbene la lucertola delle isole Pontine sia una specie numerosa, i ricercatori ritengono che debba essere comunque tutelata in quanto le popolazioni che vivono nelle isole sono più vulnerabili ai cambiamenti indotti dall'uomo.