Provengono dall'Islanda e hanno percorso oltre 5mila chilometri le orche che da due settimane stazionano davanti al porto di Pra a Genova: si chiamano Riptide (Sn113), Aquamarin (Sn116) e Dropi (Sn115), assieme alla madre che ha perso il cucciolo nelle acque liguri, indicata con la sigla Sn114. La sorprendente identificazione è stata realizzata dal team composto dai biologi di Menkab, Artescienza e Università di Genova, grazie alla collaborazione di Orca Guardians Iceland.
E' il primo riscontro in assoluto di orche che migrano tra Islanda e Italia, segnalano in una nota 'Menkab: il respiro', Artescienza e Università di Genova. L'identificazione è stata possibile grazie alle immagini scattate da Samuele Wurtz di Artescienza, dalla presidente di Menkab Giulia Calogero e da Biagio Violi dell'Università di Genova, oltre ai colleghi del centro di ricerca islandese Duncan Versteegh, Manon Themelin e Marie Therese Mrusczok. Il matching fotografico ha permesso di riconoscere gli esemplari. Il banco è stato identificato per la prima volta in Islanda nel 2014, riavvistato regolarmente nel 2015 e 2016 e infine nel giugno 2017. Per due anni non ci sono state segnalazioni fino all'arrivo nel porto di Genova.
"Vista la particolarità quasi unica di questa situazione, ogni informazione è importante al fine di comprendere al meglio la dinamica che ha condotto qui le orche e poter ipotizzare, per quello che sarà possibile, come potrà evolversi un loro eventuale spostamento - afferma la presidente Menkab Giulia Calogero -. Ringraziamo tutti gli enti coinvolti in questa situazione come Whale WatchGenova e gli coloro che hanno gestito le attività in merito, Acquario di Genova, Tethys e Capitaneria di Porto di Genova".