"Ai danni gravissimi che il coronavirus sta producendo alle persone e all'economia si aggiungerà l'impatto di questa grande emergenza sulle associazioni ambientaliste e in generale sul Terzo settore, con il blocco delle attività, degli eventi e l'inevitabile crollo di donazioni e raccolta fondi”. Lo dichiara la Lipu-BirdLife Italia sull’emergenza Covid-19, le cui ripercussioni, "rendono difficoltose anche le attività di soccorso alla fauna selvatica, nelle quali sono coinvolti un gran numero di cittadini e volontari". L'associazione chiede quindi "un Fondo di sostegno speciale, il cui parametro economico di riferimento potrebbe essere il 5 per mille, che dia ossigeno agli enti e alle organizzazioni e permetta di continuare a svolgere le proprie preziose attività istituzionali in questo momento così difficile”. L'associazione Si pone un problema serio di liquidità delle organizzazioni del Terzo settore - dichiara Aldo Verner, presidente della Lipu - ma soprattutto si porrà presto una difficoltà generale per migliaia di enti, grandi e piccoli, che in alcuni casi sfiorerà il rischio esistenziale. Se pensiamo a quale contributo il Terzo settore dà al Paese, alla società, alle comunità, alla natura, in termini di utilità sociale e valore economico, capiamo che è un rischio che non si deve correre". Per questo, prosegue il presidente della Lipu, "è necessario che il Governo, il Parlamento, le istituzioni, al grande lavoro che stanno facendo aggiungano una forte azione specifica per il Terzo settore". Tra le emergenze di questi difficili giorni, aggiunge Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu, "c'è anche il lavoro dei centri recupero per la fauna selvatica, che con tutte le accortezze del caso stanno continuando a svolgere la propria missione, al servizio dei cittadini, della natura e delle amministrazioni. Un'azione riconosciuta in questi giorni dalla Regione Emilia-Romagna come situazione di necessità e servizio pubblico, svolto anche per la salute pubblica, ma che stiamo realizzando con sempre più difficoltà". “E' davvero il momento – prosegue Selvaggi - che questa attività, spesso abbandonata a se stessa e con pochissime risorse, venga posta al centro di una regolamentazione nazionale e dell’adeguato sostegno, e questo avvenga ora, nel complesso dell'aiuto generale che deve arrivare a quel grande patrimonio del nostro paese che è il Terzo settore".