Non ce l'ha fatta la balenottera che giovedì pomeriggio si era arenata nel porto di Sorrento. Lo comunica l'Area Marina Protetta di Punta Campanella a seguito del sopralluogo effettuato venerdì mattina dai sub della Capitaneria di Porto di Sorrento. La carcassa del mammifero è stata individuata a circa 20 metri di profondità. Sul posto anche la Stazione zoologica Anton Dohrn, oltre la Capitaneria e l'Area Marina Protetta. Si attende l'Asl per organizzare il difficile recupero dell'animale. Giovedì si era tentato il soccorso del cetaceo nella speranza che riuscisse a riprendere il largo, ma così non è stato.
I ricercatori del Cert (Cetacean stranding Emergency Response Team) che rappresenta il coordinamento centrale riconosciuto a livello ministeriale nei casi di interventi su grossi cetacei. fanno sapere con un aggiornamento sui canali Facebook che nel porto di Sorrento "l'animale trovato sul fondo è molto più grande rispetto a quello visto ieri sera. E' possibile si tratti di due esemplari diversi, come suggeriscono anche le ferite sul rostro e lo stato di conservazione". Lunedì o martedì prossimo verranno effettuate indagini post-mortem per chiarire la vicenda. Un'ipotesi che circola è che il mammifero ripreso nel video ieri mentre si dimenava sulla banchina del porto di Sorrento sia un cucciolo, forse proprio figlio dell'esemplare più grande trovato morto stamane e che proprio a causa della morte del genitore, forse una femmina, abbia avuto una reazione irrazionale. Secondo quanto scrive sul proprio profilo Fb Oceanomare Delphis Onlus, "questa mattina i rilievi dei subacquei della Capitaneria di Porto hanno trovato un esemplare di balenottera comune morto nel porto di Sorrento. Non si tratta del giovane disorientato di ieri, ma di un animale adulto, di dimensioni maggiori. L'evento potrebbe quindi riguardare una coppia madre piccolo, questo spiegherebbe il disorientamento di quest'ultimo rimasto senza guida. L'animale giovane non è ancora stato ritrovato e speriamo tutti possa essersi salvato. Il Cert e l'Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno, sono allertati e pronti ad intervenire".