"Con buona probabilità, la sfortunata balenottera comune morta a Sorrento poche settimane fa è stata ritrovata nel catalogo di foto identificazione di Tethys" quindi potrebbe trattarsi di una 'vecchia' conoscenza. È quanto affermano in una nota gli stessi ricercatori dell'istituto di ricerca e protezione dei cetacei nel Mediterraneo.
"La pinna dorsale - spiegano - ha una tacca molto caratteristica, presente anche in un individuo fotografato nel giugno 1994 dai ricercatori di Tethys a bordo della nave Urania durante una spedizione assieme all'ITBA del CNR al largo della Costa Azzurra, e chiamato in onore della nave. Purtroppo non possiamo avere la certezza assoluta dell'identificazione perché la balenottera morta aveva ormai perso gran parte della pelle; oltre alla forma della pinna dorsale, gli individui di questa specie si identificano anche da chevron e blaze, le caratteristiche sfumature bianche dietro alla testa, sul lato destro, variabili da individuo a individuo. La pinna dorsale però, fotografata dagli esperti del CERT che hanno eseguito di recente la necroscopia, paragonata a quella dell'animale avvistato 26 anni fa, fa pensare ragionevolmente che, purtroppo, abbiamo perso una 'vecchia' conoscenza".
L'Amp Punta Campanella sta seguendo la vicenda sin dall'inizio anche perché partner del Cert nel progetto di tutela cetacei LifeDelfi, coordinato dal Cnr.