Tutti gli allevamenti di visoni in Europa sono a rischio Covid e i test su personale e animali dovrebbero essere una priorità. Sono le conclusioni di un rapporto congiunto dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).
Il rapporto raccomanda il rilevamento precoce del nuovo coronavirus negli allevamenti di visoni dell'Unione europea come obiettivo prioritario delle attività di monitoraggio. Fino al gennaio 2021 il virus è stato rilevato in 400 allevamenti di visoni in nove Paesi europei, di cui 290 in Danimarca, 69 nei Paesi Bassi, 17 in Grecia, 13 in Svezia, 3 in Spagna, 2 in Lituania, 1 in Francia e in Italia.
Lav a Speranza, chiuda gli allevamenti. "Ministro Roberto Speranza, stop agli indugi: dopo la temporanea sospensione al 28 febbraio, ora è necessario decidere per il divieto permanente" dell'allevamento di visoni in Italia, "nell'interesse degli animali e della salute pubblica". Lo dichiara Simone Pavesi della Lav, responsabile Area Moda Animal Free. Ieri l'OmS, la Fao e l'Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (Oie) hanno pubblicato una valutazione confiunta del rischio per la salute pubblica connesso alla presenza di allevamenti di visoni. Nell'ultimo anno, sono stati registrati oltre 400 focolai di coronavirus SARS-CoV-2 in allevamenti di questi animali, con sviluppo di varianti del virus poi ritrovate anche nella popolazione umana. Il rischio di diffusione del virus negli allevamenti di visoni, di spillover da visoni di allevamento a uomo e di trasmissione di SARS-CoV-2 da visoni di allevamento ad animali selvatici è stato classificato "elevato" in tutti e tre i casi. Oggi anche L'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) ha emesso la propria valutazione del rischio: "Tutti gli allevamenti di visoni dovrebbero essere considerati potenziali serbatoi di coronavirus". Le organizzazioni internazionali raccomandano la necessità di attuare rigide misure di biosicurezza e sorveglianza nella popolazione di visoni in allevamento e per tutti gli addetti in questa industria. "L'attuazione di misure di sorveglianza per gli allevamenti è estremamente costosa - ha detto Pavesi - e sarà in gran parte finanziata dal denaro dei contribuenti, nonostante il fatto che la maggior parte dei cittadini dell'Ue sia contraria a questa forma di sfruttamento. L'unico modo per proteggere i cittadini è vietare, immediatamente, l'allevamento di visoni".