Nel corso del ventunesimo secolo gli uragani potrebbero inondare le coste di New York molto più spesso, anche ogni vent'anni, a causa dell'effetto del cambiamento climatico sul livello del mare e sull'attività degli uragani. È quanto emerge da uno studio condotto dall'università di Princeton e pubblicato sulla rivista Pnas.
Inondazioni come quella causata nel 2012 dall'uragano Sandy, spiegano gli esperti, potrebbero verificarsi dalle tre alle 17 volte più frequentemente nel corso di questo secolo rispetto a quanto registrato nei due secoli precedenti, con il livello delle acque che potrebbe salire fino a quasi tre metri.
Lo studio punta a predire il rischio di inondazioni nelle città costiere prendendo in considerazione due variabili: l'innalzamento del livello del mare e la variazione dell'attività delle tempeste, entrambi in relazione al cambiamento climatico.
"Per prepararci in modo efficace agli uragani futuri, dobbiamo sapere cosa dovranno affrontare le città costiere nei prossimi decenni", spiegano gli esperti. "Le misure di mitigazione sono tanto efficaci quanto buone risultano essere le previsioni delle minaccia che si sta cercando di contenere. Se non si considera l'innalzamento degli oceani e i possibili cambiamenti delle tempeste - concludono - si sottostima il rischio di future inondazioni".