Radar su un atollo nel Pacifico nonostante gli allarmi degli scienziati sull'innalzamento del livello dei mari causato dal riscaldamento globale. A costruire la base, con un investimento di circa un miliardo di dollari, è l'Air Force statunitense su un piccolo atollo delle Isole Marshall che secondo alcuni scienziati nei prossimi due decenni potrebbe essere regolarmente sommerso per via dei cambiamenti climatici.
I radar della base "Space Fence" dovranno assolvere a un compito importante: garantiranno la sicurezza di astronauti e satelliti monitorando detriti spaziali piccoli quanto palline da baseball. Tuttavia secondo gli scienziati non solo l'area su cui sorgerà l'impianto sarà soggetta a inondazioni, ma l'acqua marina potrebbe danneggiare le apparecchiature. Né i responsabili militari del progetto né il loro contractor, Lockheed Martin, avrebbero preso in seria considerazione la minaccia posta dal riscaldamento globale. Il futuro "non è roseo per nessuna di queste isole", ha affermato l'oceanografo Curt Storlazzi, che ha condotto lo studio sull'atollo di Kwajalein dove la base è in costruzione. Dana Whalley, civile che lavora al progetto, ha spiegato che secondo il programma l'installazione resterà operativa per 25 anni e in questo arco temporale l'innalzamento previsto del mare non dovrebbe causare problemi. E ad ogni modo la base è pronta a rafforzare le sue barriere.