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Cop22, la Francia passa il testimone al Marocco

Urgenza, azione e giustizia parole chiave per nuova era del clima

Redazione ANSA

Il passaggio di testimone avviene tra sorrisi e formalità. Ségolène Royal, ministro francese dell'Ambiente, consegna simbolicamente lo scettro della presidenza della 22/a Conferenza Onu sul clima (Cop22) a Salaheddine Mezouar, finanziere, ministro marocchino degli Esteri, designato dal re Mohammed VI ed eletto per acclamazione. Un pianeta in miniatura con la faccia da 'smile' fa da scenografia alla cerimonia, mentre i delegati accendono la piccola lampada solare a forma di fiore dell'Etiopia, il gadget di questa Conferenza delle parti, arrivata alla edizione 22.

Marrakech è ufficialmente la capitale dell'evento. Dei 193 paesi che hanno firmato l'Accordo di Parigi, in 100 l'hanno ratificato. "Insieme abbiamo reso possibile quello che tutti davano per irrealizzabile", ha sottolineato la Royal invitando gli altri 93 a concludere l'iter entro l'anno..

Pressati dall'urgenza climatica, i giorni (da oggi al 18 novembre) e gli incontri di Marrakech dovranno trasformarsi in occasioni per reinventare la politica ambientale del mondo. La responsabilità è alta: 300 milioni di bambini e cioè uno su 7 di quelli che abitano il pianeta, respira aria tossica, secondo i dati Unicef. .

Tenacemente voluta dal Marocco, la conferenza porta l'Africa al centro del dibattito. Un continente a rischio con 700 milioni di abitanti che non sono ancora raggiunti dall'elettricità. Il neo presidente Mezouar fa appello allo "spirito di Parigi" e alla "responsabilità collettiva". Quello che è in gioco, dice, "non è soltanto il cambiamento climatico, ma anche una questione di civiltà e sviluppo economico. Da questo momento, l'Africa prende in mano il suo destino"..

Sul tavolo della discussione, dopo i termini di "urgenza" e "azione" fa capolino anche una terza parola d'ordine: "giustizia". "I paesi più ricchi vivono come se ci fossero tre pianeti - dice Ségolène Royal - quelli poveri come se non ce ne fosse nemmeno più uno". Il presidente Mezouar si impegna solennemente: "Farò in modo che la presidenza marocchina si adoperi per un avanzamento concreto dei lavori nel 2017 e si faccia carico di una visione strategica, lavorando in maniera trasparente al fianco di tutti, senza escludere nessuno".

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