Singapore introdurrà una carbon tax dal 2019, per ridurre le emissioni di gas serra. L'imposta, da 10 a 20 dollari di Singapore a tonnellata di CO2 (da 6,6 a 13,3 euro), colpirà da 30 a 40 grandi produttori di gas serra: centrali elettriche, impianti petrolchimici e aziende produttrici di semiconduttori.
Il governo locale stima che la tassa aumenterà da 3,5 a 7 dollari di Singapore (da 2,3 a 4,6 euro) il costo della raffinazione di un barile di petrolio in diesel o benzina.
Singapore è il più grande centro di commercio del petrolio in Asia e le sue tre raffinerie (di ExxonMobil, Shell e Singapore Refinign Company) devono fronteggiare la concorrenza di quelle cinesi, indiane e mediorientali. La decisione del governo locale indica però la sua volontà di andare verso un futuro di energia pulita.