Trasformare la CO2 in combustibile attraverso la luce: l'idea è dei ricercatori della Duke University, che hanno trovato il modo di convertire l'anidride carbonica in metano usando solo i raggi ultravioletti come fonte d'energia. Il prossimo passo, spiegano, è arrivare a usare la luce del sole.
I chimici hanno a lungo cercato un catalizzatore attivato dalla luce per alimentare questa reazione, che potrebbe contribuire a ridurre il livello di CO2 in atmosfera convertendola in metano, un elemento chiave per molti tipi di combustibili. La risposta, illustrata in uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications, sembrano poter essere le nanoparticelle di rodio, che inoltre favoriscono una maggiore formazione di metano, anziché un mix uguale di metano e prodotti indesiderati come il monossido di carbonio.
Riscaldando le nanoparticelle a 300 gradi centigradi, gli esperti hanno rilevato che la reazione innescata produce metano e monossido di carbonio in parti uguali. Al contrario, senza riscaldamento ma illuminando le nanoparticelle con lampade Led a ultravioletti ad alta potenza, la reazione avviene a temperatura ambiente e produce quasi esclusivamente metano.
In ottica di un utilizzo su larga scala, il vantaggio è duplice, osservano gli scienziati. Portare la produzione di metano dal 50% a quasi il 100% da un lato dimezza i costi, e dall'altro fa risparmiare il tempo e l'energia che sarebbero serviti a purificare il prodotto dal monossido di carbonio.