Australia e Nuova Zelanda dovrebbero accogliere gradualmente sui propri territori le popolazioni degli arcipelaghi del Pacifico di Tuvalu e Kiribati, che rischiano di finire sommersi a causa del riscaldamento globale.
Lo sostiene uno studio della Banca Mondiale, diffuso dal quotidiano britannico Guardian.
Tuvalu ha 11.000 abitanti e Kiribati 107.000. La Banca Mondiale ritiene che, se Australia e Nuova Zelanda aprissero le loro frontiere, circa 1.300 persone emigrerebbero ogni anno dai due arcipelaghi, come misura di adattamento al cambiamento climatico. Secondo l'organismo internazionale, programmare oggi una migrazione controllata e graduale eviterebbe in futuro esodi forzati e problematici.
Finora 17 persone dalle isole del Pacifico (fra le quali 11 di Tuvalu e 5 di Kiribati) hanno chiesto asilo in Nuova Zelanda a causa del cambiamento climatico. Di queste istanze, 13 sono state respinte e 4 sono ancora in discussione. Il rigetto è stato motivato dal fatto che le norme internazionali sui rifugiati non riconoscono il riscaldamento globale come ragione di accoglienza.