ROMA - Esistono dei "rifugi" per i coralli, degli angoli di mare in cui questi delicati organismi marini troverebbero riparo delle conseguenze dei cambiamenti climatici.
Li hanno scoperti gli scienziati della Wildlife Conservation Society nelle acque del Mozambico. La cattiva notizia è che queste oasi sono a rischio a causa di attività di pesca non sostenibili.
Pubblicato sulla rivista Ecosphere, lo studio evidenzia che le barriere coralline che si trovano nel Mozambico settentrionale e nelle isole Quirimbas custodiscono due tipologie di "rifugi" e differenze di ambienti in grado di creare condizioni di adattamento. Il primo tipo è caratterizzato da una variabilità tale da permettere ai coralli di adattarsi, senza temperature estreme che potrebbero ucciderli. Il secondo è costituito da acque più profonde e fresche ma con l'intero spettro di luce, permettendo così a molte specie di prosperare ed evitare lo stress termico. Questa seconda area tuttavia si trova nel mezzo dei canali di navigazione per le attività ittiche delle comunità costiere.
Si tratta di una minaccia non da poco, sottolineando gli scienziati, considerando che la ricerca di barriere coralline resistenti ai cambiamenti climatici è diventata una priorità di conservazione visto che i coralli stanno collassando a livello globale a causa dell'aumento della temperatura degli oceani.