Negli ultimi cinque anni le iniziative attuate o pianificate di carbon pricing, ossia dare un prezzo alle emissioni facendo pagare chi emette CO2, sono quasi raddoppiate a livello globale. A dirlo è il rapporto "Carbon Pricing Watch 2017" della Banca Mondiale.
Il prezzo al carbonio può avere la forma di una tassa sulle fonti fossili primarie (carbon tax) oppure di un tetto e commercio delle emissioni (Ets), e cioè il mercato della CO2.
Sul carbon pricing ad oggi sono impegnate 40 giurisdizioni nazionali e 25 subnazionali, responsabili nel complesso di circa un quarto delle emissioni globali di gas serra.
A livello globale, si legge nella nota della Banca Mondiale, il valore complessivo di carbon tax ed Ets nel 2017 è stimato in 52 miliardi di dollari, il 7% in più rispetto al 2016.