ROMA - Le torbiere tropicali, zone umide caratterizzate dalla capacità di accumulare e conservare per millenni il carbonio atmosferico, hanno già subito un forte declino a causa delle attività di deforestazione e drenaggio per far spazio a piantagioni agricole e ora si trovano a dover affrontare un'altra minaccia: il clima. Lo suggerisce uno studio del Massachusetts Institute of Technology pubblicato sulla rivista Pnas.
I cambiamenti climatici, spiegano i ricercatori, hanno un impatto anche sui cicli delle piogge, producendo alterazioni che potrebbero distruggere anche le torbiere ancora in salute. Con un effetto domino pericoloso per il globo, visto che le torbiere degradate si trasformano in fonti dirette di carbonio, accelerando il riscaldamento del pianeta.
"Nel Sud-Est asiatico c'è un'enorme quantità di torba, ma è stata quasi tutta disboscata", spiega uno degli autori della ricerca, il professor Charles Harvey. Una volta deforestata e drenata, la torba si secca e il carbonio immagazzinato nel suolo torna in atmosfera. A volte la torba può prendere fuoco e bruciare a lungo, causando dense nubi inquinanti, come accaduto di recente in Indonesia. Harvey e il suo team hanno trovato una delle ultime torbiere tropicali ancora in crescita nel Brunei, sull'isola del Borneo, sottratta allo sfruttamento per le piantagioni di olio di palma solo perché la nazione è ricca di petrolio. Studiando questo paradiso intatto i ricercatori hanno raccolto informazioni sul funzionamento delle torbiere in condizioni normali. Dati che potrebbero rivelarsi importanti per valutare i futuri effetti dei cambiamenti climatici e del territorio.