E' record negativo dei ghiacci dell'Artico, che hanno raggiunto l'estensione minima dal 1978, anno in cui sono cominciate le misurazioni. Lo indicano i satelliti della Nasa, i cui dati sono stati elaborati in collaborazione con il Centro nazionale per l'analisi dei ghiacci, il Nsidc (NASA-supported National Snow and Ice Data Center) dell'università del Colorado.
L'estensione dei ghiacci ai poli di solito raggiunge il massimo al termine dell'inverno, normalmente in marzo per l'Artico e in settembre per l'Antartide. Un'alternanza di massimi e minimi che viene attentamente monitorata dai satelliti a partire dal 1979 per capire i cambiamenti climatici in atto e prevederne l'evoluzione.
L'analisi dei dati satellitari ha dimostrato che con 4,64 milioni di chilometri quadrati il ghiaccio artico ha raggiunto quest'anno l'ottavo record più basso mai raggiunto da quando sono iniziate le osservazioni satellitari a lungo termine, nel 1978.
"Quanto ghiaccio resta alla fine dell'estate in un determinato anno dipende dallo stato della copertura del ghiaccio all'inizio dell'anno, ma anche dalle condizioni meteorologiche che influenzano il ghiaccio", spiega Claire Parkinson, ricercatrice del Goddard Space Flight Center della Nasa. I tre anni in cui sono stati registrati i livelli piu' bassi di ghiaccio - 2012, 2016 e 2007 - sono stati anche quelli che ci hanno mostrato condizioni climatiche insolite, tra cui forti tempeste estive che hanno distrutto il mantello di ghiaccio. Cattive notizie anche dall'emisfero sud. L'Antartide sta andando verso il suo massimale annuale di ghiaccio marino, che si verifica tipicamente in settembre o all'inizio di ottobre, ma l'estensione massima di quest'anno è probabilmente tra le cinque più basse mai osservate dal 1978.