ROMA - Sei bambini portoghesi, colpiti dagli incendi che questa estate hanno interessato il Paese, hanno avviato oggi una raccolta fondi finalizzata a far causa all'Europa per le emissioni di CO2. I bimbi, supportati dalla Ong Global Legal Action Network, accusano le nazioni europee di aver fallito nella lotta al cambiamento climatico, minacciando così il loro diritto alla vita.
La raccolta fondi, sulla piattaforma CrowdJustice, punta a racimolare 20mila sterline, necessarie a preparare il caso che sarà presentato alla Corte europea dei diritti dell'uomo.
I bambini vivono nel distretto di Leiria, colpito a giugno dalle fiamme che hanno ucciso oltre sessanta persone. "Tragedie come questa - spiega la Ong - stanno diventando la nuova norma perché le nazioni dell'Europa e oltre stanno fallendo nel fare i tagli necessari alle emissioni di gas serra".
La causa non va contro un singolo Paese, ma contro "tutti i maggiori inquinatori che hanno firmato la Convenzione europea per i diritti dell'uomo". Si tratta di 47 Stati, cioè tutti i Paesi membri del Consiglio d'Europa, che nel complesso sono responsabili del 15% delle emissioni globali di CO2.
Alla Corte di Strasburgo si chiede che le nazioni rafforzino le politiche di riduzione delle emissioni, e che si impegnino a lasciare nel sottosuolo la maggior parte delle riserve di combustibili fossili.