Puntare sul "gas naturale" come elemento "vitale della transizione verso un futuro a più basse emissioni di carbonio". E' l'appello lanciato venerdì in una nota congiunta dagli amministratori delegati dei grandi gruppi degli idrocarburi (per l'Eni, Claudio Descalzi) radunatisi a Londra per una conferenza dedicata alla transizione verso una industria dell'energia meno inquinante sotto il cappello della OGCI, Oil and Gas Climate Initiative: iniziativa da un miliardo di dollari varata dagli stessi ceo nel 2014 per aiutare a fronteggiare i cambiamenti climatici.
"Il nostro obiettivo é lavorare verso le zero emissioni di metano partendo dalla gas value chain. Siamo inoltre impegnati ad assicurare che il gas naturale possa contribuire al beneficio di un clima più luminoso e di un aria più pulita rispetto al carbone", si legge nella dichiarazione. Quest'ultima è stata rilasciata assieme al terzo rapporto annuale della OGCI sui progressi rivendicati dalle aziende in materia di sfide ambientali e di iniziative di partnership nella ricerca con istituzioni come lo United Nations Environment and the Environmental Defense Fund.
La Oil and Gas Climate Initiative (OGCI) mette in campo i suoi primi tre investimenti. Destinatari sono la Solidia Technologies, un'azienda Usa che produce cemento in modo tale da generare meno emissioni; la Achates Power, che realizza motori innovativi e più efficienti per veicoli, e un progetto per lo sviluppo di centrali a gas con sistemi di filtro e immagazzinamento del carbonio.
"I tre investimenti hanno il potenziale per produrre un impatto significativo sulla riduzione delle emissioni di gas serra", ha detto Pratima Rangarajan, CEO di OGCI Climate Investments, sottolineando al contempo come premino progetti idee di conseguire "successo commerciale su scala globale".