Tra pioggia e neve, a novembre è caduto il 38% in più di precipitazioni che hanno mandato in tilt l'Italia tra blocchi stradali, frane, allagamenti e black out elettrici che hanno coinvolto le campagne dove, con l'emergenza per pulire le strade, sono stati mobilitati migliaia di agricoltori con trattori utilizzati come spalaneve e anche spandiconcime adattati per la distribuzione del sale contro il gelo. E' quanto rileva Coldiretti sulla base dei dati Ucea relativi alla prima decade di novembre. Gli effetti - sottolinea la Coldiretti - si fanno sentire sull'agricoltura, con allagamenti dei campi, difficoltà di circolazione soprattutto nelle aree interne, ma anche mancanza di elettricità nelle stalle che impedisce di mungere le mucche e di refrigerare il latte che rischia cosi' di essere gettato. Il repentino abbassamento della colonnina di mercurio - prosegue Coldiretti - e i violenti temporali confermano i cambiamenti climatici in atto che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi, anche con il rapido passaggio dalla siccità all'alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate da bombe d'acqua, con effetti sulle coltivazioni e sulla stabilità idrogeologica del territorio. A causa delle frane e delle alluvioni provocate dai cambiamenti climatici - conclude Coldiretti - l'agricoltura italiana ha perso più di 14 miliardi di euro nel corso di un decennio, tra produzione agricola nazionale, strutture e infrastrutture rurali.