ROMA - Gli eventi meteorologici estremi sono diventati più frequenti nel corso degli ultimi 36 anni, con un'ulteriore accelerazione negli ultimi cinque anni. A dirlo è lo studio condotto dal Consiglio consultivo scientifico delle accademie europee (Easac), che aggiorna un'indagine condotta cinque anni fa e prende in esame eventi come inondazioni, siccità e picchi di temperature.
Stando ai nuovi dati, a livello globale il numero di inondazioni e di altri eventi idrologici è quadruplicato dal 1980 e raddoppiato dal 2004, evidenziando l'urgenza dell'adattamento ai cambiamenti climatici. Temperature estreme, siccità e incendi boschivi sono più che raddoppiati dal 1980, e un raddoppiamento ha interessato anche le tempeste.
Lo studio parte dall'osservazione di un sintomo: il calcolo dei danni causati da alcuni eventi estremi negli ultimi anni.
Per tutti gli eventi meteorologici presi in considerazione, i ricercatori hanno osservato nel tempo un sistematico aumento dei danni, mentre lo stesso non avviene per eventi estremi geofisici come i vulcani e i terremoti.
L'Easac, a cui partecipa anche l'Accademia nazionale dei Lincei, richiama quindi l'attenzione dei governi europei, chiedendo di migliorate l'adattabilità delle infrastrutture e dei sistemi sociali a un clima in mutamento.