ROMA - Sono dieci i Paesi di Africa, Asia, Caraibi, Europa orientale e Sud America che la Fao sostiene per realizzare iniziative di adattamento al cambiamento climatico.
Questo grazie al finanziamento del programma del Fondo verde per il clima (Gcf), il cosiddetto 'Readiness Programme' istituito nel 2010 dalla Conferenza delle parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. "Stiamo lavorando con i Paesi in via di sviluppo per prepararli a intraprendere un'azione sul clima nel prossimo futuro - afferma René Castro, assistente direttore generale della Fao, del Dipartimento Clima, Biodiversità, Terra e Acqua - questo significa consentire alle famiglie più povere di produrre cibo adottando sistemi a basse emissioni e aumentando la loro resistenza ai cambiamenti climatici". Obiettivo del 'Readiness Programme', infatti, è sostenere i paesi in via di sviluppo a ridurre le emissioni di gas serra e limitare l'aumento della temperatura globale di 2 gradi, ma anche ad adattare i propri sistemi agricoli e di sicurezza alimentare agli effetti del cambiamento climatico.
Il decimo progetto della Fao a essere stato approvato è in Guyana e porta a 7 milioni di dollari i contributi del Fondo.
Quanto ai progetti, spiega la Fao, includono interventi per ripristinare il degrado di terre e foreste, affrontare la scarsità d'acqua, sviluppare un settore zootecnico sostenibile e a basse emissioni, applicare metodi agricoli intelligenti sotto il profilo climatico che riducano il rischio di catastrofi rendendo le coltivazioni più resistenti ai cambiamenti climatici; in diversi paesi è prevista anche la formazione, conclude la Fao, che a oggi ha in cantiere 41 progetti in 34 paesi, di cui circa 15 saranno sottoposti ad approvazione a settembre prossimo.