I benefici economici di un'azione più decisa sul clima valgono almeno 26 mila miliardi di dollari di qui al 2030. Questo quanto il 'peso' di una crescita più sostenibile secondo il nuovo rapporto 'Unlocking the inclusive growth story of the 21st century' della Commissione globale sull'economia e il clima (Global commission on the economy and climate) pubblicato in vista del prossimo vertice in programma a San Francisco dal 12 al 14 settembre.
Inoltre impegnandosi di più sulla lotta ai cambiamenti climatici, in linea con l'accordo di Parigi, si potrebbero creare 65 milioni di posti di lavoro. Mentre non far nulla, la ‘non azione’, creerebbe perdite di oltre 320 miliardi di dollari all'anno e 140 milioni di migranti climatici nei prossimi 30 anni. Il punto è che - spiega il presidente della Global commission Felipe Calderon - "stiamo sottostimando in modo significativo i benefici di una crescita più pulita e più intelligente". I miglioramenti tecnologici dell'ultimo decennio - secondo il report - avranno ricadute in termini di qualità della vita. Le aree economiche in cui questo avverrà vengono derubricate in cinque sistemi: energia, città, cibo e suolo, acqua e industria.
Sforzarsi per agire su questi sistemi in modo più deciso potrebbe oltre che produrre 65 milioni di posti di lavoro anche evitare 700 mila morti premature a causa dell'inquinamento atmosferico, e soltanto in Europa si potrebbe ridurre la spesa sanitaria pubblica di circa 7,2 miliardi di dollari al 2030; e anche l'uso della bicicletta avrebbe come effetto la prevenzione di 10 mila decessi prematuri all'anno. La Global commission chiede per questo "ai governi, alle imprese e ai leader economici di accelerare urgentemente le azioni su quattro fronti: prezzi del carbonio, divulgazione obbligatoria dei rischi finanziari legati al clima, investimenti in infrastrutture sostenibili, innovazione, condivisione equa dei guadagni, garantire una giusta transizione".