ROMA - Cambiamenti climatici e opportunità economiche legate a un futuro sostenibile, accelerazione della transizione promuovendo network specifici e start-up, sviluppo di una cultura ambientale. Questi i principali obiettivi del Festival per la Terra/Festival for the Earth, giunto alla terza edizione, in programma a Venezia il 3 e il 4 dicembre nelle sedi dell'università Ca' Foscari, dell'Ateneo Veneto, del Museo di storia naturale di Venezia e dell'orto botanico di Padova.
Il Festival per la Terra - viene spiegato - è stato "concepito dall'artista e ideatrice Maria Rebecca Ballestra, come un progetto artistico per la trasformazione sociale che mira a istigare la creatività diretta a processi di trasformazione positivi nella scienza, nelle discipline umanistiche, nell'economia, nell'ecologia e nell'arte". La sede della conferenza si alterna tra Venezia e il Principato di Monaco, "due città già legate da forti legami storici, due luoghi simbolici in cui il rapporto tra 'acqua' e 'terra' ha modellato le menti dei loro cittadini e la loro storia".
Il Festival per la Terra ha costruito via via delle "nuove partnership accademiche e strategiche grazie alle quali l'evento è cresciuto e si è sviluppato nel corso degli anni"; tra queste oltre alle università la Fondazione Principe Alberto II di Monaco, il Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc), il museo oceanografico del Principato di Monaco, il museo di storia naturale di Venezia. Come main sponsor della principale installazione artistica del Festival c'è la Venini spa, "un riferimento nel mondo del vetro artistico".
Tra i relatori del Festival "eccellenze del mondo accademico e professionale (vincitori di premi Nobel, Pulitzer come Daniel Fagin, e Goldman come Rossano Ercolini), ma anche membri di influenti organizzazioni internazionali; il Principe Alberto II di Monaco e Youba Sokona, vice-presidente del Comitato intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc) dell'Onu, terranno i discorsi di apertura".