ROMA - Sos per la birra: la siccità e le ondate di calore stanno mettendo a dura prova le colture di orzo, il principale ingrediente della bevanda più popolare del mondo, e la situazione potrebbe peggiorare al punto da provocare un drastico calo della produzione entro il 2099, con una conseguente impennata dei prezzi che andrebbe a colpire soprattutto i Paesi maggiori consumatori, Irlanda in prima fila.
E' lo scenario, pubblicato sulla rivista Nature Plants, che nasce dai modelli elaborati in collaborazione fra Cina e Stati Uniti, dal gruppo dell'Università di Pechino guidato da Wei Xie e da quello dell'Università della California a Irvine coordinato da Steven Davis.
La ricerca è partita dalla constatazione che "nei periodi di siccità e calore estremi la produzione di orzo si riduce drasticamente", scrivono i ricercatori. Per avere i primi dati quantitativi relativi a questa particolare sensibilità delle colture di orzo a un clima più arido e caldo i ricercatori hanno elaborato un modello in grado di fornire scenari diversi, relativamente a diverse situazioni climatiche. "Abbiamo visto - dicono - che questi eventi estremi possono causa una sostanziale riduzione della resa dell'orzo nel mondo". Una perdita che, a seconda del grado di siccità e delle temperature, potrebbe variare dal 3% al 17%.