BRUXELLES - La Commissione Ue spinge perché l'Europa sia a impatto zero sul clima entro il 2050, raggiungendo il livello di zero emissioni nette a effetto serra.
E' la visione strategica a lungo termine presentata dal vicepresidente dell'esecutivo comunitario all'Unione dell'energia Maros Sefcovic e dal commissario al clima Miguel Arias Canete, che puntano ad avere l'Ue in posizione di leadership globale sulla lotta al cambiamento climatico e per realizzare l'accordi di Parigi. Nel documento presentato vengono esaminate 8 opzioni, ma solo l'ultima, che prevede una combinazione di tutti gli elementi di intervento congiunti - mobilità alternativa, rinnovabili, efficienza energetica, biocarburanti, idrogeno ed e-carburanti, economia circolare, coinvolgimento del settore agricolo e forestale - riesce a raggiungere una compensazione totale della CO2 prodotta.
"L'impatto climatico zero è necessario, possibile e nell'interesse dell'Europa", ha dichiarato Canete, "nessun cittadino e nessuna regione europea saranno lasciati indietro".
Ue, non siamo come gli Usa, politiche coerenti. L'Ue "non è nella posizione degli Usa, dove se cambia il presidente cambiano anche le politiche" per il clima, "le nostre sono permanenti, coerenti e ambiziose" e "siamo gli unici al mondo che hanno già attuato traducendoli in legislazione i target per il 2030", di conseguenza "arriverò alla Conferenza sul clima di Katowice" a dicembre "molto orgoglioso di essere europeo" e con tutte le carte "in regola". Così ha risposto il commissario al clima Miguel Arias Canete ai critici della visione strategica Ue per il 2050 presentata a Bruxelles, sottolineando che ora di fatto la palla passa nelle mani di stati membri ed Europarlamento sia per la scelta della strada da imboccare per il 2050 che per un'eventuale revisione degli obiettivi per il 2030. "Mi aspetto un dibattito molto costruttivo con gli stati membri, insieme al Parlamento europeo devono stabilire il livello di ambizione, alcuni saranno più positivi altri meno", ha detto Canete, ricordando che "la legislazione per il 2030 ha apposite clausole di revisione per poter aumentare l'ambizione dei target".
Ue, costruttori rispettino promesse su auto elettriche. I costruttori auto devono "mantenere le loro promesse" sui nuovi modelli elettrici "a prezzi sostenibili nei prossimi 2-3 anni". E' il "messaggio all'industria auto" che ha lanciato il vicepresidente della Commissione Ue all'Unione dell'energia, Maros Sefcovic, nel presentare la visione strategica su clima ed emissioni per il 2050, sottolineando che ancora oggi le e-car "sono molto difficili da avere" e dai concessionari "ci vuole fino quasi a un anno di attesa a seconda dei modelli". Anche gli stati membri, poi, possono fare di più per incentivare l'acquisto di auto elettriche. "Non ci sono solo politiche di tassazione sul diesel, ma anche di incentivi per comprare veicoli di tipo nuovo", ha quindi sottolineato da parte sua il commissario all'energia Miguel Arias Canete.