Quattro ong francesi - la "Fondation pour la Nature et l'Homme" (FNH), Greenpeace France, "Notre Affaire à Tous" e Oxfam France - hanno deciso di portare lo stato francese in tribunale per "mancanza di azione sul cambiamento climatico e inosservanza degli obblighi internazionali, europei e francesi". Agendo in nome dell'interesse pubblico, le quattro ong chiedono il sostegno dei cittadini sul web "www.laffairedusiecle.org" contro lo Stato che non ha adottato misure concrete ed efficaci per combattere il cambiamento climatico in Francia, pur avendo l'obbligo di farlo.
Il primo atto di rivendicazione legale sulla giustizia climatica è stato inviare una richiesta preliminare al Presidente francese, al Primo Ministro e a diversi componenti del governo. Si tratta di "un'azione per inadempimento, una procedura intesa a sanzionare l'inerzia dell'amministrazione quando è legalmente obbligata ad agire" e si basa su diversi testi (tra cui la Costituzione francese e la Convenzione europea dei diritti dell'uomo) che riconoscono l'esistenza di un "principio generale del diritto" che impone l'obbligo di combattere il cambiamento climatico. Le quattro organizzazioni puntano a "un risarcimento per il danno morale provocato ai loro aderenti e il danno ecologico sofferto dall'ambiente".
In tutto il mondo, i cittadini stanno intraprendendo azioni legali per garantire che i loro diritti fondamentali siano rispettati di fronte ai cambiamenti climatici. Nei Paesi Bassi, i tribunali hanno ordinato allo stato di aumentare i propri obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, in nome della protezione dei diritti dei propri cittadini. In Colombia, 25 giovani sono riusciti a ottenere il riconoscimento da parte della Corte Suprema della necessità di agire contro la deforestazione e in favore della protezione del clima. In Pakistan, il figlio di un agricoltore ha ottenuto il riconoscimento del diritto alla vita e di accesso al cibo di fronte ai cambiamenti climatici.