All'indirizzo
https://drought.climateservices.it chiunque potrà consultare
gratuitamente un servizio di monitoraggio e previsione sulla
siccità in Italia, gestito dall'Istituto di Biometeorologia
(Ibimet) del Cnr.
L'Osservatorio (presentato stamani a Roma nella sede del Cnr)
mette a disposizione del pubblico l'esperienza di anni
dell'Ibimet, e il lavoro di sei ricercatori e diversi
collaboratori.
L'obiettivo è fornire informazioni tempestive e
aperte a decisori politici, gestori di risorse idriche,
agricoltori e altri ricercatori, per una gestione più efficace
dell'acqua. Il servizio era partito dalla Toscana ed ora è stato
ampliato a tutto il paese.
"In Italia dal 2000 ad oggi i periodi di siccità sono
diventati più frequenti, intensi ed estesi - spiega uno dei
ricercatori dell'Osservatorio, Ramona Magno -. Gli ultimi sono
stati nel 2011-12 e nel 2016-17. La siccità è uno degli effetti
del riscaldamento globale in atto. Dall'altra parte, è aumentato
anche il consumo di acqua, per la crescita della popolazione e
dei consumi industriali. E tutto questo riduce la disponibilità
e aumenta i conflitti".
A fronte di questa situazione mutata, "bisogna levarsi l'idea
che la risorsa acqua sia illimitata - commenta un altro
ricercatore dell'Osservatorio, Massimiliano Pasqui -. Occorre
cominciare a pensare che bisogna programmare la gestione, anche
quando acqua ce n'è. Bisogna modificare i comportamenti, il modo
in cui si usa l'acqua. Aumentare il numero degli invasi è una
misura, ma non c'è solo quella. Bisogna cambiare l'approccio: da
un intervento solo sulle emergenze, a una gestione preventiva".
(ANSA).