In piazza del Popolo, Greta Thunberg trova finalmente il suo popolo. Giovedì al Senato l'attivista svedese ha strapazzato una platea di notabili e adulti, accusandoli di adularla e poi non fare nulla. Ma oggi a Roma, la sedicenne svedese ha partecipato al consueto sciopero per il clima del venerdì. E qui, ha caricato a molla le migliaia di ragazzi che hanno scoperto l'impegno ambientale grazie a lei. "Qualcuno dice che stiamo perdendo il tempo delle lezioni - dice dal palco - Noi diciamo che stiamo cambiando il mondo". E si lascia andare ad un "Ciao Roma!" come una rockstar, strappando l'applauso dei ragazzi (3.500 per la questura, 25.000 per gli organizzatori).
Friday For the Future, 120 biciclette alimentano il palco
Greta, pantaloni viola, maglia a righe, le immancabili trecce, parla in inglese. Nessuno dal palco la traduce. Ma i suoi ragazzi mostrano di capire lo stesso, e applaudono in continuazione. "Il problema base è che nulla viene fatto per arrestare la catastrofe ecologica - scandisce Greta -. Dobbiamo prepararci a lottare per lungo tempo. Non basteranno settimane o mesi, ci vorranno anni". E ancora: "Noi non siamo quelli che hanno creato questa crisi. Noi siamo nati in questo mondo dove c'è un'emergenza esistenziale ignorata, e abbiamo deciso di agire perché siamo stufi delle bugie e delle promesse non mantenute". Poi conclude: "Noi bambini stiamo facendo questo per svegliare gli adulti, perché vogliamo che agiscano, perché vogliamo indietro le nostre speranze e i nostri sogni".
Prima di lei, nella mattinata calda e soleggiata hanno parlato i ragazzi dei Fridays For Future di tutta Italia, i comitati spontanei che il venerdì organizzano gli scioperi del clima nelle varie città, sull'esempio di Greta. I toni vanno dall'assemblea studentesca al centro sociale, con invettive che dai sussidi alle fonti fossili arrivano a Tav, Mose e privati nelle università. Il movimento lamenta anche di essere stato tenuto ai margini durante l'evento al Senato.
Alice, 9 anni, è l'oratrice più piccola, e anche l'unica che parla in inglese. Arriva insieme a Greta e dice "sono qui per sostenerla". Tra il pubblico, i ragazzi raccontano che da quando è arrivata Greta, nelle scuole si parla più di clima ed ecologia. E soprattutto, hanno cominciato a fare qualcosa per l'ambiente: "Prima compravamo l'acqua nelle bottiglie di plastica - racconta Francesca, 18enne romana -, ora a tavola usiamo la brocca con l'acqua del rubinetto".
Il palco è alimentato (in parte) da 128 biciclette, che pedalando su generatori producono elettricità. L'idea è stata presa dai concerti del complesso Tetes de Bois. E il cantante del gruppo, Andrea Satta, è anche l'autore della canzone per Greta che viene diffusa dagli altoparlanti: "Tempo/ non c'è più tempo/ mi muovo adesso altrimenti mi pento".
Greta prima del comizio è andata alla sede nazionale della Cgil, dove ha ricevuto la tessera onoraria del sindacato dal segretario Maurizio Landini. Sul palco appare sempre un po' rigida e spaurita, ma sorride di più e saluta con la mano. Alla fine la portano via con un cordone di servizio d'ordine, tra la folla in delirio. Sparisce in macchina come una rockstar, ma è un'utilitaria rigorosamente ibrida.