Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Nuovo record per la CO2 nell'atmosfera, superate 415 ppm

Colpa dell'uso dei combustibili fossili

Redazione ANSA ROMA

Mai come adesso c'è tanta CO2 in atmosfera, con la quantità che ha superato le 415 parti per milione (ppm). A misurare il picco è stato il Mauna Loa Observatory delle Hawaii, che lo ha registrato nella giornata di sabato scorso.

Il valore, spiegano gli esperti dell'osservatorio gestito dalla Scripps Institution of Oceanography, è il più alto degli ultimi 800mila anni, il periodo di cui è stato possibile ricavare la misura. Agli inizi del '900 il livello era 300 ppm, mentre i 400 ppm sono stati superati stabilmente nel 2016 e nell'aprile del 2017 erano stati superati i 410. Dall'inizio delle registrazioni, intorno agli anni '60, il valore è stato sempre in aumento. "Stiamo continuando a bruciare combustibili fossili - aveva affermato all'epoca Ralph Keeling, che dirige il programma dell'osservatorio - e questo aumenta la quantità di CO2 nell'atmosfera".

Il record era stato previsto anche dagli scienziati britannici del Met Office Hadley Centre, che formulano ogni anno una stima del livello a partire dai dati sulla produzione dei fattori che influenzano la quantità in atmosfera. Secondo il rapporto di quest'anno il valore doveva toccare i 415 ppm proprio a maggio, che è il momento di picco annuale. Il tasso poi scenderà da qui a ottobre per effetto della crescita delle piante per poi tornare a salire in autunno e inverno, probabilmente superando questa misura. (ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA