Cesena, prima città in Emilia-Romagna, risponde all'appello del movimento globale Fridays for Future lanciato dall'attivista svedese Greta Thunberg e dichiara l'emergenza climatica, unendosi così ad altre città italiane come Milano e Napoli e complessivamente a oltre 600 giurisdizioni in 13 Paesi del mondo.
La dichiarazione è stata discussa e approvata durante la prima seduta del nuovo consiglio comunale che si è tenuta ieri al termine delle procedure di insediamento e proclamazione di consiglieri e assessori della nuova giunta comunale. La richiesta - arrivata dalla 'sezione' cesenate del movimento - prevede un impegno formale e una presa di responsabilità da parte delle istituzioni attraverso interventi concreti e incisivi che limitino le emissioni nette di anidride carbonica.
Cesena diventa così la prima città della regione a impegnarsi a trattare i cambiamenti climatici come un'emergenza.
La mozione prevede di predisporre iniziative che vadano nella direzione della riduzione delle emissioni, degli agenti inquinanti e dell'introduzione di energie rinnovabili per incentivare il risparmio energetico nei settori della pianificazione urbana, nella mobilità, negli edifici, nel riscaldamento e raffreddamento. Il Comune inoltre ha deciso di impegnarsi a rispettare lo sviluppo del progetto del Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima (Paesc) approvato dalla precedente amministrazione. Fridays For Future Cesena ha insistito affinché nella mozione fossero presenti dati oggettivi e quantificabili in termini di tempistiche e quantità di emissioni che il Comune intende ridurre. Richiesta accolta dal consiglio comunale che introduce il limite temporale di sei mesi della messa in atto delle iniziative volte alla riduzione delle emissioni di CO2.