In una settimana ricca di appuntamenti sul clima, tra il summit Onu a New York e lo sciopero organizzato per venerdì in Italia, l'astronauta Luca Parmitano torna a parlare dalla Stazione Spaziale Internazionale (Iss), rivolgendo un messaggio ai leader del mondo per agire ora e limitare gli effetti dell'impatto umano sul clima, prima che sia troppo tardi. "Recentemente un bambino mi ha chiesto quale pianeta mi piacerebbe esplorare come astronauta. Da qui - dice l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) in un video pubblicato su Twitter - la risposta è più chiara che mai: non c'è nessun posto come casa. Il nostro pianeta Terra è una continua fonte di meraviglia per gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale". Ogni volta che guardano la Terra dalla grande finestra panoramica della Stazione Spaziale, dalla cupola, gli astronauti della Stazione Spaziale hanno "una nuova e incredibile vista - prosegue AstroLuca - che ci ricorda quanto prezioso e fragile sia il nostro pianeta, dagli atolli delle Maldive che stanno scomparendo ai ghiacciai artici che si stanno restringendo, le foreste che bruciano e le ondate di calore che hanno colpito l'Europa quest'estate". L'impatto umano, sottolinea Parmitano, è "visibile e tangibile" e se si non adottano insieme "azioni coordinate ora, per ridurre le emissioni di anidride carbonica e fermare, se non annullare il riscaldamento globale, perderemo molto molto di più". L'accordo di Parigi e il lavoro dei leader al summit Onu di New York sul clima sono importanti, "ma trasformare le parole in azioni vere per limitare il cambiamento climatico e il riscaldamento globale sarà vitale - prosegue - La gara è partita, ma è una corsa contro il tempo, e noi dobbiamo vincere.
E' il momento di agire ora. Il pianeta Terra non ci appartiene, ma il futuro è nelle nostre mani". E per rimarcare il suo messaggio, pubblica due nuove foto degli incendi in Amazzonia, scrivendo: "Il nostro mondo bruciato vivo. Insieme al nostro futuro".