Una legge annuale della sostenibilità che preveda interventi organici e non frastagliati tra i tanti provvedimenti ma anche l'uso dei fondi per industria 4.0 finalizzati all'economia circolare e per aiutare le imprese sui costi per i report di sostenibilità. E' la proposta che l'Asvis presenterà con il proprio 'rapporto annuale' in vista della prossima manovra economica. Lo ha detto il detto Enrico Giovannini, portavoce dell'Asvis, l'Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile parlando al Forum dell'ANSA spiegando che su alcuni punti già concorda con il ministro Patuanelli.
FORUM ANSA CON ENRICO GIOVANNINI
"Proponiamo che venga fatta una legge annuale sullo sviluppo sostenibile. - ha detto Giovannini - Perche' ci sono tantissimi interventi che non hanno valenza economica, ma sono regolamentari, e vanno presi in un quadro complessivo, non prendendo un provvedimento che passa. Sarebbe una risposta molto seria". Giovannini ha anticipato anche altri due punti che faranno parte delle richieste. "Sono due anni che proponiamo che gli inventivi per l'industria 4.0 vadano non solo verso la digitalizzazione ma anche verso l'economia circolare. Ieri Patuanelli ha detto esattamente questo. Non si tratta di spendere di più ma diversamente". Altro tema è quello della rendicontazione sullo sviluppo sostenibile, obbligatori solo per le grandi imprese "perché venivano visti solo come un costo". Invece i dati più recenti dimostrano che le grandi imprese che hanno investito in sostenibilità hanno migliorato i propri conti del 15%. "Ora lo chiedono gli imprenditori stessi e tantissime imprese stanno facendo la rendicontazione volontaria. Ma finiamo al solito metodo all'italiana, ognuno la fa in modo proprio. Servirebbero invece finanziamenti per favorire una rendicontazione di questo tipo".
"Questo Paese - ha detto ancora Giovannini - ha una strategia di alta velocità per le persone, non ce l'ha per le merci. Dovrebbero essere i governi a fare scelte chiare e nel breve termine. Lo Stato spende 19 miliardi per sussidi dannosi che già da 4 anni dovrebbero essere eliminati. Questi vanno smaltiti e sostituiti con incentivi allo sviluppo sostenibili. Il fatto che bisogna offrire alternative a chi li utilizza come ad esempio agricoltori e trasportatori". In questo contesto Giovannini ha citato l'alta velocità per le merci.
"Greta - ha detto ancora Giovannini - non avrebbe il successo che ha avuto se non ci fosse una frattura netta tra i giovani e le altre componenti della società. Non è sola ha una generazione dietro. E dovevamo dirlo che noi sapevamo da almeno 50 anni che questo cosa sarebbe successa. La radicalità del messaggio è un elemento cruciale. Ha ragione Greta, non c'è più tempo. Ce lo dicono gli scienziati e lei non fa altro che dirci ascoltate gli scienziati". Giovannini ha annunciato che oggi a New York l'Alleanza è stata invitata "a presentare l'iniziativa di Saturday for future, perché non serve solo il Venerdì ma tutta la settimana per tentare di invertire la rotta".
"Tra breve la Banca Europea degli Investimenti (Bei) - ha proseguito Giovannini - deciderà se smettere di investire nelle imprese che hanno energie fossili". Giovannini ha sollecitato l'Italia e le imprese "a decidere velocemente, altrimenti perderemo opportunità". Il portavoce dell'ASVIS ha spiegato che dopo l'intervento della neo presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, con molti accenti sui temi della sostenibilità "che certo era concordato con i grandi Paesi", si è aperta una fase nuova: la Germania ha annunciato un grande piano di investimenti verdi; la riunione a Malta sulla revisione del trattato di Dublino con un approccio diverso ai migranti".